L’avventura di Silvia Salis ai Mondiali di Pechino si ferma in qualificazione. La martellista azzurra azzecca il miglior lancio alla terza prova, un 66,80 metri che però non le consente di andare oltre la ventiquattresima posizione.
“Siamo ad un Mondiale e la competizione in questa specialità si fa sempre più serrata con Paesi emergenti che ora battagliano ad alto livello – ha commentato la 29enne genovese – Purtroppo oggi il mio lancio più brutto è stato anche il più lungo”.
“Per la finale serviva arrivare al limite dei 70 metri – aggiunge l’azzurra – misura che in questa stagione, segnata anche da un fastidio all’inserzione dell’adduttore destro, ho raggiunto una sola volta (70,42 a Rieti, ndr). Oggi non sono riuscita a fare altrettanto, mi dispiace molto”.
“Ringrazio il mio tecnico Gino Brichese e la Federazione che mi ha dato comunque l’opportunità di tornare in Nazionale nell’evento top dell’anno dopo che nelle ultime due stagioni io stessa avevo preferito rinunciare”, ha concluso Salis.
La polacca Anita Wlodarczyk, primatista mondiale, ha ottenuto con 75,01 la miglior misura in qualifica, davanti al 74,39 della francese Alexandra Tavernier e alla coppia di cinesi Zheng Wang (73,06) e Wenxiu Zhang (72,92). Dodicesima ed ultima atleta a guadagnarsi la finale è stata la bielorussa Alena Sobaleva con 69,86.
(Foto da Facebook)