La cerimonia in suffragio della morte di Vittorio Casamonica si è tenuta mercoledì mattina, nella parrocchia di San Girolamo Emiliani di Morena, alla periferia di Roma. E non senza momenti di tensione.
Al termine della messa, alcuni parenti del defunto capofamiglia sinti hanno insultato giornalisti e operatori delle emittenti televisive che erano presenti al di fuori della chiesa. Spintoni, insulti anche dai bambini in macchina con i genitori.
“Non è mafia. Noi non facciamo la guerra. Siamo pacifisti – hanno detto i familiari – . Noi buttiamo fiori, mica le bombe come l’Isis. Ci siamo rimasti male perché non ci rispettano. Non provocate, rispettateci, ormai avete visto tutto, fatela finita”. I poliziotti in borghese e i carabinieri sono subito intervenuti per evitare che la situazione degenerasse.
Sino alla sua conclusione, la cerimonia era stata tranquilla. All’entrata della chiesa erano appostati i carabinieri, mentre tra i fedeli c’erano poliziotti in borghese. Forze dell’ordine schierate anche in strada e agenti di riserva già allertati per una funzione blindatiFssima, celebrata da padre Francesco Fissore, in ricordo del “Re di Roma”.