La Borsa di Tokyo chiude un’altra seduta negativa e termina gli scambi con un tonfo del 3,96%.
Il Nikkei chiude vicino ai minimi intraday e sugli ultimi sei mesi, a 17.806,60 (-733,98 punti), fallendo il rimbalzo nella parte centrale.
Pesante la chiusura di Shanghai che perde il 7,63%. Hong Kong chiude, invece, in rialzo +0,78%.
E dopo il nuovo crollo delle Borse asiatiche la Banca centrale cinese ha effettuato, nella notte, un’iniezione sul mercato di 150 miliardi di yuan (23,4 miliardi di dollari), l’intervento più massiccio dal gennaio 2014. Un provvedimento che, comunque, non era riuscito a bloccare la corsa alle vendite.
La Banca centrale cinese ha inoltre tagliato i tassi dello 0,5%. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg
Sorridono quindi le Borse europee. Dopo il tonfo di lunedì, Piazza Affari avvia la seduta in positivo con l’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 2,06% a 20.872 punti.
Una decisa accelerazione si è avuta per tutte le Borse europee dopo la decisione della Banca Popolare Cinese di tagliare il coefficiente di riserva obbligatorio dello 0,5%. Milano vola e chiude al 5,86%. Bene anche Parigi +3,8%, Francoforte +4,5%, Londra +2,55%.
Atene chiude in rialzo del 9,3%, mentre Wall Street rimbalza: il Dow Jones sale del 2,5%, lo S&P500 ottiene il 2,2% e il Nasdaq risale del 2,8%.