Vince la Lazio e il risultato è di quelli che vale perchè ottenuto senza subire gol in casa. Al ritorno per il Bayer non sarà facile ribaltare il risultato anche perchè questa Lazio, così anonima nel precampionato, è apparsa compatta e intelligente. Bravo Pioli che ha indovinato le mosse e ha scelto una squadra prudente (mancavano Marchetti, Radu e Diordjevic), capace di bloccare il gioco tedesco e di provare qualche ripartenza.
La gara non è stata bella e probabilmente non poteva esserlo, vista la posta in palio. E come sempre anche la fortuna ha avuto un ruolo decisivo in almeno due occasioni: nel primo tempo quando Bender ha colpito un palo pieno e nella ripresa quando l’arbitro annulla un gol di Calhanoglu per un fuorigioco di posizione di Kiessling che in pochi avrebbero annullato (anche se tecnicamente la decisione ci sta).
D’altro canto anche la Lazio ha colpito un palo con Klose, ha avuto almeno tre occasioni colossali (due proprio con Keita) e non si può dire che il successo non sia meritato. Keita (subentrato all’infortunato Klose a inizio ripresa) ha spaccato la gara, la sua velocità ha mandato in tilt la difesa avversaria e con un pizzico di precisione in più Keita questa sfida l’avrebbe anche potuta chiudere definitivamente.
Il boato finale del pubblico potrebbe essere l’inizio della fase del disgelo che cancella i fischi d’inizio partita e che alimenta legittime speranze.
A fine gara Pioli appare molto soddisfatto: “Un gol è poco per quello che abbiamo fatto ma la gara era difficile e questo è un ottimo risultato. Il Leverkusen è squadra che pressa e gioca in profondità ma noi abbiamo saputo lottare e soffrire. I ragazzi hanno dato una buona risposta, oggi ci siamo presentati con il piglio giusto”.
Nelle prossime ore sarà valutato l‘infortunio di Klose, appare probabile che il tedesco salti sia la prima di campionato che il ritorno in Germania.
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Dopo sei minuti di recupero l’arbitro fischia la fine.
ENTRA KRUSE, ESCE KIESSLING
47′ s.t.: Fuga di Anderson sulla destra, dribbling a rientrare ma tiro debole da buona posizione.
CINQUE MINUTI DI RECUPERO
ENTRA GENTILETTI, ESCE DE VRIJ per infortunio
ENTRA BRANDT, ESCE CALHANOGLU
36′ s.t.: Bayer in confusione, la Lazio cerca di approfittarne. Keita sta per scappare di nuovo e viene atterrato al limite dell’area. Punizione dal centro, tira Candreva addosso alla barriera
31′ s.t.: Fantastico gol di Keita dopo tre occasioni sprecate. Conquista palla a 40 metri dalla porta, va in velocità seminando i difensori avversari e segna con un preciso tiro in diagonale alla destra del portiere.
25′ s.t.: Keita si divora un gol da cinque metri sparando addosso al portiere dopo una grane azione di Anderson.
23′ s.t.: GOL ANNULLATO AL BAYER per un fuorigioco dubbio. Il tiro è di Calhanoglu ma c’è Kiessling sulla traiettoria. Decisione “coraggiosa” del guardalinee.
18′ s.t.: Altra violenta conclusione di Calhanoglu dalla lunga distanza, deviazione di Berisha in angolo.
16′ s.t.: Altro minuto “caldo”. Lazio vicina al gol con Keita che entra in area in velocità a tira fuori bersaglio. Subito dopo Bayer alla conclusione di pochissimo a lato.
13′ s.t.: Sale di intensità il Bayer. Punizione dal limite per fallo di De Vrij, tira forte Calhanoglu e Berisha respinge con i pugni.
9′ s.t.: Bayer in avanti sulla destra, cross pericoloso che per fortuna della Lazio non trova nessuno pronto alla conclusione.
6′ s.t.: ENTRA MILINKOVIC SAVIC, ESCE ONAZI
1′ s.t. Keita subito pericoloso, entra in area in velocità ma viene stoppato.
PRIME SOSTITUZIONI: Nella Lazio esce Klose per un problema muscolare ed entra Keita. Nel Bayer fuori Son, dentro Mehmedi.
FINE PRIMO TEMPO: Il risultato è giusto ma la Lazio non ha avuto complessi di inferiorità. Quando si muove compatta crea pericoli alla difesa avversaria, qualche problema sulle accelerazioni tedesche che a volte sorprendono la retroguardia laziale. La partita non è bella ma la tensione agonistica è buona.
43′ p.t.: Chalanoglu sfiora il gol leggendario con un tiro da 55 metri. Berisha fuori porta rischia la figuraccia, la palla esce di un soffio.
42′ p.t.: Dopo un quarto d’ora anonimo, Felipe Anderson conquista una punizione che fa rischiare l’espulsione a Wendell. Sul cross di Biglia nessuno raccoglie di testa
26′ p.t.: La partita si infiamma. Due pali clamorosi nel giro di 40 secondi. Prima il Bayer che dopo aver sfiorato il gol con Son (Lazio sorpresa da un lancio verticale) colpisce con Bender il palo alla destra di Berisha. Sul capovolgimento di fronte, passaggio in profondità per Klose che dribbla il portiere e da posizione angolata colpisce il palo.
22′ p.t. Prima occasione per il Bayer. Azione personale a sinistra di Bellarabi con conclusione ravvicinata di poco alta.
19′ p.t.: Sacrosanta ammonizione per Kiessling, reo di una gomitata su Biglia
12′ p.t.: L’altoparlante raccomanda ai tifosi di evitare cori razzisti. In questo campo tra l’altro la Lazio ha brutta fama a livello europeo.
5′ p.t.: Punizione Lazio con Candreva dai 30 metri, palla ribattuta ma sugli sviluppi dell’azione la Lazio va vicina al gol con due mischie in area: un tiro di Parolo è deviato in angolo.
2′ p.t.: Buona partenza della Lazio che cerca di fare la partita ed è aggressiva quando la palla è del Bayer.
FORMAZIONI UFFICIALI:
LAZIO: Berisha; Basta, De Vrij (dal 44′ s.t. Gentiletti), Mauricio, Lulic; Onazi (dal 6′ s.t. Milinkovic Savic), Biglia, Parolo; Candreva, Klose (dal 1′ s.t. Keita), Felipe Anderson. Allenatore: Pioli.
BAYER LEVERKUSEN: Leno; Hilbert, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer, Bender; Bellarabi, Calhanoglu (dal 39′ s.t. Brandt), Son Heung Min (dal 1′ s.t. Mehmedi); Kiessling (dal 48′ s.t. Kruse). Allenatore: Schmidt.
ARBITRO: Eriksson (Svezia)
Lazio nella tradizionale casacca celeste con pantaloncini bianchi, Leverkusen in completa divisa rossa. Qualche fischio dagli spalti nei confronti del presidente Lotito al quale i tifosi chiedono uno sforzo maggiore in chiave mercato.
PRECEDENTI: In Champions la Lazio ha già affrontato il Leverkusen nella prima fase a gironi nella stagione 1999-2000: entrambi i confronti finirono in parità sempre con il risultato di 1-1, e i biancocelesti passarono il girone come primi in classifica. Alla BayArena al vantaggio tedesco di Neuville rispose Mijìhajlovic con una punizione dalla distanza, mentre a Roma andarono a segno Nedved dopo un minuto e Kirsten.