È di 12 morti il nuovo bilancio dell’esplosione di un deposito di sostanze chimiche nella città industriale di Tianjin, in Cina, avvenuta mercoledì scorso. I dispersi sono 95, 85 dei quali pompieri. Piccole esplosioni continuano ad essere segnalate nella zona del disastro. Secondo la stampa locale, il deposito conteneva 700 tonnellate di cianuro di sodio, 70 volte di più di quello che avrebbe dovuto contenere.
Intanto ieri è esplosa la rabbia in Cina dei familiari dei vigili del fuoco dispersi dopo le esplosioni e l’incendio che hanno colpito la città cinese di Tianjin hanno interrotto una conferenza stampa delle autorità, chiedendo notizie dei propri cari.
E sono in totale 720 le persone sono rimaste ferite nella serie di esplosioni iniziate con un incendio in un magazzino di container nei quali c’erano materiali infiammabili e pericolosi. Le autorità impediscono l’accesso ad una zona di 3 km attorno al luogo delle esplosioni. La popolazione in quell’area è stata evacuata.