I militari dell’esercito, insieme alla Protezione civile, hanno lavorato senza sosta per rimuovere il grosso dei detriti trascinati dal nubifragio che ha colpito ieri Rossano. Sul posto hanno operato i bersaglieri del Primo Reggimento di Cosenza ed i guastatori del XXI Genio di Caserta.
A Rossano una vera e propria catena umana si è stretta attorno ai turisti evacuati che sono stati confortati con generi di prima necessità. In giornata gran parte dei 500 sfollati rientreranno nelle proprie abitazioni. Nei casi ritenuti più a rischio nei prossimi giorni saranno fatti sopralluoghi per verificare la staticità degli edifici. Da un primo sommario controllo, comunque, non sarebbero emerse situazioni particolari.
Alcuni turisti evacuati dai diversi villaggi turistici hanno perso tutto, il camper, l’auto, la tenda dove dormivano, i cellulari, il denaro custodito scrupolosamente nei portafogli, i vestiti e a quanti sono stati sfollati dai campeggi e dalle case di vacanza non è rimasto altro che trovare rifugio nelle strutture di emergenza in un palazzetto dello sport.
Intanto il giorno dopo l’alluvione si contano i danni. “Le notizie che arrivano dalle zone di Rossano e Corigliano, con cui mi sono tenuto in contatto tutta la giornata, sono sempre più preoccupanti”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. “A quelle comunità – aggiunge – deve arrivare la solidarietà e la vicinanza di tutta la Calabria, a partire da quella dell’intero Consiglio regionale. Bisogna subito alleviare al massimo disagi e difficoltà di famiglie e cittadini”.
È tornata operativa la linea Sibari-Crotone, chiusa per l’allagamento dei binari tra le stazioni di Rossano e Corigliano provocato dal nubifragio. Le squadre tecniche di Rfi hanno lavorato notte e giorno per liberare i binari invasi dall’acqua e dal fango e ripristinare le normali condizioni di circolazione. Tra Sibari e Crotone è stato attivo un servizio sostitutivo con bus.
Inoltre è stato chiuso l’argine destro del torrente Citrea, la cui rottura mercoledì ha provocato l’esondazione che ha causato il grosso dei danni a Rossano. La falla è stata chiusa con grossi blocchi di cemento e cumuli di terra. Rispetto a mercoledì la portata del torrente è scesa notevolmente.
In prima linea il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “È necessario puntare sulla prevenzione. In Calabria abbiamo aperto 70 cantieri per 78 milioni di investimenti e ne apriremo 150 per 158 milioni. È l’inizio di un lavoro che sarà molto lungo. Noi faremo in fretta, soprattutto per quanto riguarda un eventuale stato di emergenza”.
Ma le responsabilità del disastro sono molto chiare: “C’è molta colpa dell’uomo con abusi edilizi e talvolta costruzioni anche negli alvei dei fiumi – ha detto Galletti – Dal punto di vista urbanistico dico mai più condoni edilizi. Contro gli abusi edilizi ci sono tutte le misure necessarie a perseguirli. Quindi bisogna procedere su questa strada”.
“Ho ricevuto pieno sostegno e solidarietà dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che mi ha chiamato al telefono per avere un bilancio della situazione”, ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. I danni sono enormi, “ma stime e cifre potremmo trarle solo quando sarà terminata l’emergenza”.
Accorato l’appello del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti: “I danni sono ingenti, dobbiamo fare un resoconto perché qui ho assolutamente bisogno del contributo del Governo. Il Governo mi deve stare vicino perché altrimenti è una città che non riuscirò a ricostruire facilmente”.
(Foto da Youreporter.it)