Tra le tante cose a cui fare attenzione quando si è in gravidanz c’è anche il citomegalovirus. Adesso uno studio condotto dall’ospedale Sant’Anna di Torino e dalla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia ha scoperto come prevenire l’infezione nelle donne incinte. Si tratta del principale agente infettivo responsabile di sordità e ritardo psicomotorio congenito nel feto.
Lo studio ha coinvolto circa 9000 gestanti. L’obiettivo era quello di valutare l’efficacia di un intervento basato sulla identificazione, all’inizio della gravidanza, delle donne ad alto rischio di infezione e sulla loro informazione. A queste donne è stato raccomandato di lavarsi frequentemente le mani, non baciare i bambini piccoli sulla bocca o sulla faccia, non condividere stoviglie, biancheria, cibi e bevande.
I risultati hanno dimostrato che, tra le donne non informate, 9 donne su 100 hanno contratto l’infezione mentre fra quelle informate, solo 1 su 100 ha contratto il virus. Ogni anno in Italia circa 2 mila bambini nascono con l’infezione congenita. Il 10-20% di questi bambini sviluppa sintomi più o meno gravi nei primi anni di vita, un numero analogo a quello dei nati con la sindrome di Down.