La fumata bianca per il terzo salvataggio della Grecia è arrivata e questo grazie all’accordo che il governo ha raggiunto con i creditori. La conferma, in un tweet del portavoce del ministero delle finanze. “I negoziati sono terminati, alcuni dettagli rimangono” afferma al termine della maratona di trattative che dura da diversi giorni.
Grazie all’intesa viene sbloccato un pacchetto di aiuti da 86 mld con il quale Atene riuscirà a rispettare la scadenza di pagamento del debito di 3,6 miliardi contratto con la Bce.
La Grecia avrà, secondo quanto riferito da una fonte governativa, un deficit primario pari allo 0,25% del Pil, un avanzo primario dello 0,5% del Pil nel 2016, 1,75% nel 2017 e 3,5% nel 2018.
Fra le misure richieste dai creditori al governo greco vi sono le modifiche alla tassazione sulla stazza dei cargo per le imprese mercantili, la riduzione dei prezzi dei farmaci generici, la revisione del sistema di previdenza sociale.
Nel pacchetto di 27 pagine trova spazio anche il rafforzamento del personale dipendente dal dipartimento per i crimini finanziari (Sdoe, l’equivalente della Guardia di Finanza italiana), la graduale abolizione delle pensioni anticipate, l’attuazione delle riforme di mercato sui prodotti proposti dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la deregolamentazione del mercato dell’energia e l’attuazione del programma di privatizzazioni già avviato. Arriva anche la più volte richiesta eliminazione delle agevolazioni fiscali per le isole, ma partirà dalla fine del 2016.