Roma, anziano maltrattato nella propria casa|Per 4 anni aveva dato ospitalità ad una donna

di Redazione

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Roma, anziano maltrattato nella propria casa|Per 4 anni aveva dato ospitalità ad una donna

| giovedì 06 Agosto 2015 - 09:09

Un uomo, vedovo, aveva ospitato una donna di 41 anni, accogliendola in casa propria, dopo che questa era stata cacciata da casa della madre, decidendo così di aiutarla, visto che disponeva di una camera libera. In cambio dell’ospitalità ricevuta, la donna, invece, aveva escogitato un piano per appropriarsi prima della pensione e, poi, dell’abitazione assegnata all’anziano dall’Ater.

Inizialmente, la donna aveva tentato anche di far dichiarare l’anziano incapace di intendere e di volere, cercando di trovare dei medici che potessero attestare inesistenti disturbi psichiatrici ma, non riuscendo nel proprio intento, aveva iniziato a segregare l’anziano in casa, lasciandolo da solo per l’intera giornata, abbandonato nel suo letto, dal quale non poteva nemmeno scendere perché munito di alte sponde metalliche di contenimento.

L’anziano, veniva alimentato con poco cibo e subiva giornalmente ogni sorta di violenza psicologica ed economica, doveva sopportare anche le aggressioni fisiche della donna, che lo percuoteva con un bastone, gli dava pugni e unghiate, gli sbatteva la testa contro le piastrelle quando, una volta ogni due giorni, lo infilava nella doccia, lasciandolo lì anche per lungo tempo. Per due volte, la donna era stata costretta a portare l’anziano in ospedale, proprio a causa delle ferite che lei stessa gli aveva inferto ma che, naturalmente, aveva attribuito a cadute accidentali. Nel 2013, l’uomo era stato refertato per frattura delle ossa nasali e, nel 2014, per diverse ecchimosi.

La donna, inoltre, aveva sottratto alla sua vittima carta d’identità e bancomat e lo aveva costretto a delegarla per il ritiro della sua pensione, 750 euro mensili, adoperandosi inoltre per sottrarre al legittimo assegnatario l’abitazione fornita dall’Ater.

Il 20 maggio scorso, però, la donna, che lavorava per una ditta di pulizie all’interno del Policlinico Umberto I, ha deciso di portare l’anziano in ospedale per liberarsi di lui una volta per tutte, sostenendo la gravità dei suoi disturbi psichiatrici che, a dire della stessa, lo avrebbero ridotto in quelle condizioni. I sanitari del Policlinico, invece, appena hanno compreso che l’anziano era perfettamente in grado di intendere e di volere e che non presentava alcun disturbo psichiatrico, ma soltanto evidenti segni di lesioni subite e un gravissimo stato di denutrizione e disidratazione hanno allertato il personale della Quarta Sezione della Squadra Mobile.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno avuto una svolta decisiva lo scorso 10 luglio, quando il personale della Sezione specializzata in reati sessuali, contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili, ha effettuato una perquisizione a casa dell’anziano. 

Gli agenti della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma con divieto di accedervi senza l’autorizzazione del giudice e del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti della donna accusata di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti di un anziano di settantasette anni.

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