Un grande applauso ha accompagnato la storica inaugurazione del nuovo canale di Suez. Due navi si sono incrociate, una in arrivo da nord e una seconda da sud, suonando le sirene ed emozionando tutti i leader mondiali presenti alla cerimonia. Dopo l’annuncio di al Sisi gli aerei della pattuglia acrobati sono sfrecciati nel cielo effettuando un’esibizione.
In seguito il cielo si è colorato di fuochi d’artificio. All’evento hanno preso parte molti capi di Stato e di governo tra cui il presidente francese Francois Hollande, il premier russo Dmitri Medvedev e quello greco Alexis Tsipras. A rappresentare l’Italia il ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Il progetto di miglioramento era già stato concepito dal raìs Hosni Mubarak, poi spodestato dalla Primavera Araba, e dal presidente Mohammed Morsi, adesso in galera. Nessuno dei due era passato alla fase realizzativa. Ad aprire il nuovo canale è stato quindi il maresciallo Abdel Fattah al-Sisi, nuovo raìs d’Egitto.
“I terroristi hanno cercato di nuocere all’Egitto e di fermarci – ha detto il presidente egiziano – Ma siamo riusciti a costruire l’opera, pur tra mille difficoltà”.
Il nuovo canale significa nuovi posti di lavoro, per circa un milione di persone. La circolazione delle navi sarà raddoppiata per 72 dei 193 chilometri di lunghezza dell’opera (va dal mar Mediterraneo al mar Rosso), grazie a un allargamento di 37 chilometri del canale originale e lo scavo di una nuova via (35 chilometri).
Riduzione anche dei tempi: dalle 18 ore attuali si passerà a 11 se il passaggio avverrà dal mar Mediterraneo al mar Rosso, e nel caso in cui ci si muova nella direzione opposta, il passaggio durerà 3 ore anziché 8. Entro otto anni, quindi entro il 2023, al posto delle 49 navi attuali, ne potranno passare 93.
Lungo il nuovo percorso, poi, troveranno posto tunnel stradali e ferroviari, centri commerciali e nuovi porti: le opere sarebbero costate 14 miliardi, ma porteranno introiti per 12 miliardi.
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