‘Ndrangheta, sequestro da 5 milioni di euro | Sigilli a ville, attici e auto di lusso FOTO

di Redazione

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‘Ndrangheta, sequestro da 5 milioni di euro | Sigilli a ville, attici e auto di lusso FOTO

| giovedì 06 Agosto 2015 - 07:56

Dodici immobili tra ville, appartamenti ed attici ed un’imbarcazione da diporto, per un valore di cinque milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore, attualmente detenuto, Domenico Passalacqua, di 64 anni, ritenuto un esponente della cosca Buda-Imerti della ‘ndrangheta. Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale reggino su richiesta del Procuratore della Repubblica.

Domenico Passalacqua, imprenditore operante nel settore della ristorazione, è stato arrestato nel giugno del 2010 nell’ambito dell’operazione ‘Meta’ ed è stato condannato dal Tribunale di Reggio Calabria, nel maggio 2014, a 16 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e turbativa d’asta.

Dall’inchiesta, secondo l’accusa, è emerso come Passalacqua, insieme Pasquale Buda e ad Antonino Imerti, fosse partecipe della cosca Buda-Imerti quale imprenditore “al servizio della cosca, operante non secondo logiche di libero mercato ma nel rispetto delle dinamiche oligopolistiche di tipo mafioso proprie degli imprenditori intranei ai circuiti mafiosi”.

A Passalacqua, inoltre, sempre nell’inchiesta ‘Meta’, è stata contestata la turbativa di aste giudiziarie che si svolgevano all’ufficio esecuzioni immobiliari del Tribunale di Reggio Calabria.

Il patrimonio di Passalacqua era stato sequestrato, nell’ambito del processo ‘Meta’, il 23 giugno 2010, e il 23 settembre 2010, dissequestrato perché, secondo l’organo giudicante, nella ricostruzione patrimoniale prospettata dagli inquirenti dell’epoca, non era stata dimostrata una sproporzione tra i beni del proponendo ed i redditi da lui dichiarati.

Il Tribunale – Sezione misure di prevenzione, tuttavia, condividendo integralmente le richieste del Procuratore della Repubblica, ha ritenuto meritevole di accoglimento la richiesta di sequestro avanzata.

Le indagini patrimoniali eseguite dalla Dia avrebbero accertato una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e la consistenza di buona parte dei beni di cui l’imprenditore aveva la disponibilità. Sono così state sequestrate quota di partecipazione di società operanti nel settore bar e ristoranti, 12 tra ville, appartamenti, attici e terreni, una Porsche Carrera 911, un’imbarcazione da diporto di circa 8 metri e disponibilità finanziarie.

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