La Cassazione stringe sui gestori delle discoteche che non rispettano le norme sulla sicurezza: non potranno ottenere l’applicazione delle nuove norme sulla “tenuità del fatto” (che comporta la cancellazione della condanna penale) nel caso in cui i reati “abbiano a oggetto condotte plurime, abituali e reiterate”.
Questi sono i motivi alla base della decisione della Corte Suprema di respingere la richiesta di beneficio portata avanti dal gestore della discoteca milanese Nephenta. Il proprietario del night già nel 2012 era stato condannato a 3 mesi perché al momento del controllo delle forze dell’ordine nel locale il tetto massimo era stato superato di circa 50 persone.