Svolta storica nella lotta contro il cancro al pancreas, uno dei tumori più aggressivi e con il più basso tasso di sopravvivenza a 5 anni: solo il 3%. Nell’80% dei casi, infatti, viene individuato quando è ormai in fase avanzata e quindi inoperabile.
Adesso però sembra che la ricerca abbia fatto un enorme passo avanti nell’ambito della prevenzione: pare infatti che un semplice test delle urine potrebbe diagnosticarlo.
Un gruppo di scienziati inglesi e spagnoli, in uno studio pubblicato su “Clinical Cancer Research”, ha scoperto nelle urine una sorta di “firma” della malattia: tre proteine (LYVE1, REG1A e TFF1) sarebbero presenti in concentrazioni elevate solo nei pazienti con carcinoma pancreatico.
L’analisi ha riguardato quasi 500 campioni di urina: meno di 200 prelevati da pazienti con cancro al pancreas, 92 da persone con pancreatite cronica, 87 da volontari sani e i restanti da pazienti con lesioni benigne o tumorali a fegato e cistifellea. Delle 1.500 proteine trovate nei campioni, LYVE1, REG1A e TFF1 sono risultate in concentrazioni più alte nelle persone con tumore pancreatico, viceversa più basse nei pazienti con pancreatite cronica.
La ricerca avrà bisogno di altri test di conferma per stabilire con certezza la correlazione, ma lo studio è stato accolto con particolare entusiasmo dai ricercatori che hanno sottolineato come ci fosse “davvero molto bisogno” di una diagnosi precoce di questa malattia.