“Nella lotta ai cambiamenti climatici gli Stati Uniti devono dare il buon esempio, e sfidare il mondo a fare altrettanto”. Con queste parole pronunciate in un lungo discorso, il presidente americano Barack Obama ha presentato la sua nuova sfida: un piano per l’ambiente.
“Entro il 2030 ridurremo le morti premature legate alle emissioni di carbonio delle centrali elettriche del 90% – ha annunciato Obama – Nulla minaccia di più il nostro futuro e quello delle nuove generazioni del cambiamento climatico. Questo è il passo più importante che l’America abbia mai fatto in materia” .
Gli obiettivi sono ambiziosi: tagliare le emissioni di anidride carbonica delle centrali elettriche americane. Questo perché “quando il mondo incontra le sfide più dure, è l’America a guidare sulla strada da seguire. Ed è così anche con questo piano”, sottolinea.
Il piano sarà presentato come esempio al vertice delle Nazioni Unite sull’ambiente, in programma a Parigi a dicembre. “Nulla minaccia di più il nostro futuro e quello delle nuove generazioni del cambiamento climatico. Il Pentagono afferma già oggi che i cambiamenti climatici pongono rischi immediati alla nostra sicurezza nazionale”.
Previsto quindi un taglio delle emissioni del 32% dai livelli del 2005 entro il 2030. L’Agenzia Usa per l’ambiente, spiega Obama, “sta fissando per la prima volta gli standard per mettere fine all’emissione senza limiti di carbonio dalle centrali elettriche, che sono la fonte di un terzo dell’inquinamento da monossido in America”.
Solo in questo modo “ridurremo le morti premature” legate all’inquinamento “del 90%”. “E solo grazie al nostro piano – ha proseguito “ci saranno 90mila attacchi di asma in meno tra i bambini ogni anno”. Ma come prevedibile, le critiche di area repubblicana non sono mancate.
Secondo Marco Rubio, ad esempio, gli esperti dell’amministrazione dovrebbero sviluppare politiche “buone per l’ambiente, ma buone anche per la nostra economia. Ciò che stanno chiedendo colpisce la nostra economia duramente”. Per Jeb Bush, il piano è “irresponsabile, va contro i governi degli Stati e farà perdere il lavoro ad infinite persone aumentando il costo dell’energia”.
Ma da buon oratore, Obama ha subito risposto a tono: “Se ci tenete così tanto a chi ha problemi economici e alle minoranze, allora cominciate a proteggere l’aria che respirano – ha detto in Congresso – il nostro piano farà risparmiare ad ogni americano 85 dollari l’anno sulle bollette di luce e gas. Le critiche sono solo scuse per non fare niente.
Reazioni entusiaste, invece, dal fronte democratico. A cominciare proprio dalla candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton, che promette, in caso di elezione, di difendere il piano. “I repubblicani scettici e disfattisti, compresi tutti i candidati alla presidenza, non offrono alcuna soluzione credibile. E la verità è che non ne vogliono alcuna”.