Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato a tutto campo,oggi, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.
“Il Pd ha i numeri in Senato per andare avanti sulle riforme – ha dichiarato -. Una parte del Pd ha voluto dare un messaggio politico approfittando delle assenze ma noi andiamo avanti più decisi di prima” così ha minimizzato sulla riforma della Rai. “Nostro obiettivo non è dare messaggi ma cambiare il Paese. Quel messaggio non ci preoccupa”.
Il premier ha cercato di chiudere le polemiche sul caso Azzollini dicendo che “Non siamo dei passacarte della procura di Trani”.
“Avendo grande rispetto della Costituzione – prosegue Renzi – diciamo che rispettare la magistratura è rispettare le competenze dei giudici e anche degli altri”.
“Il capogruppo Pd ha visto le carte su Azzollini – si è apprestato a dire – e si è convinto che sia una vicenda molto complicata su cui il fumus persecutionis potrebbe esserci e ha lasciato libertà di coscienza. Io non so dire come avrei votato perché non ho letto le carte. Ma considero il voto un segno di maturità, credo alla buona fede e all’intelligenza dei senatori Pd”.
Infine, una battuta sul “dato sull’occupazione – ha spiegato Renzi – continua ad avere aspetti positivi e negativi, straordinario ad aprile e poi negativo sia a maggio che giugno, che non pregiudica il segno più ma ovviamente dimostra che c’è ancora molto da fare”. Fatto “abbastanza comprensibile perché l’occupazione è l’ultima cosa che riparte dopo un periodo di crisi”.