Si è concluso alle 16 di oggi, dopo 4 ore e trenta minuti, il faccia a faccia, nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, tra Marjo Mema e il magistrato che sta seguendo l’indagine per la morte di Ismaele Lulli, così come riferisce l’Ansa.
Il diciannovenne albanese, finto in carcere con l’accusa di omicidio premeditato in concorso per la morte del 17enne, avrebbe visto Igli Meta, il ventenne reo confesso del delitto per gelosia, uccidere il ragazzo con una coltellata al collo.
Ma – ha raccontato oggi al pm di Urbino Irene Lilliu – era a distanza di una ventina di metri e non ha potuto fare nulla. Non si aspettava neanche che il confronto tra i due, per una breve relazione tra la ragazza di Igli, Ambera, e il diciassettenne italiano sfociasse nell’omicidio.
Era stato lo stesso Marjo, tramite il suo legale, l’avv. Umberto Monti, a chiedere di essere sentito dal magistrato.
Il difensore ha riferito che il diciannovenne ha sostanzialmente confermato quanto aveva detto in altri interrogatori, aggiungendo “qualche particolare in più”.