I carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito a Barletta un provvedimento di confisca di beni per un valore di 52 milioni di euro nei confronti di Savino Delvecchio, ritenuto contiguo al clan mafioso ‘Cannito-Lattanzio” con precedenti per rapina, estorsione e usura.
La confisca, che consegue ad un sequestro patrimoniale (come misura di prevenzione) effettuato a settembre del 2013, riguarda 29 terreni edificabili, 27 appartamenti, 62 garage, due società di costruzione, una società di smaltimento rifiuti, 10 capannoni industriali, due vigneti, 16 mezzi di trasporto e 15 conti correnti bancari.
Il provvedimento di confisca è stato emesso dal Tribunale di Trani (sezione Misure di prevenzione) su proposta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bari: i beni sono risultati sproporzionati rispetto ai modesti redditi dichiarati ed al tenore di vita condotto da Delvecchio.