I Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Bari, su richiesta della Dda, hanno arrestato altre due persone nell’ambito delle indagini che lo scorso 2 febbraio portò al fermo di nove uomini che facevano parte di un gruppo dedito alle estorsioni agli imprenditori, in particolare ad un imprenditore edile di Bitonto (Bari).
Le persone arrestate oggi sono un sorvegliato speciale di 43 anni ed un imprenditore di 53, entrambi di Cassano delle Murge, di cui non sono stati resi noti i nomi.
Entrambi dovranno rispondere di tentata estorsione in concorso. Il sorvegliato dovrà rispondere anche di violazione degli obblighi della misura a cui è sottoposto.
L’organizzazione, secondo le indagini che a febbraio portarono ai primi arresti, non si limitava ad imporre il pizzo ma entrava nella gestione degli affari delle società per garantire il rispetto di accordi e pagamenti. Talvolta erano gli stessi imprenditori a rivolgersi al gruppo criminale per risolvere problemi economici, finendo nella morsa del racket.
L’episodio in cui emerge il coinvolgimento di entrambi i due uomini arrestati oggi riguarda un imprenditore di Barletta il quale, per ottenere il pagamento di alcune fatture da parte di un collega barese, aveva preso contatti con i fratelli Nicola e Raffaele Anemolo, esponenti di spicco dell’omonimo gruppo criminale che opera nei quartieri baresi di Carrassi e Poggiofranco, finendo per diventare vittima del clan.