Denis Verdini ha presentato, in Senato, il suo nuovo gruppo parlamentare: l’Ala, Alleanza liberalpopolare per le autonomie.
Lo strappo con Forza Italia e l’addio al veleno con Berlusconi, dei giorni scorsi, avevano fatto ipotizzare un avvicinamento al Partito Democratico e Verdini oggi, ha voluto subito chiarire: “Voglio dire una cosa per tranquillizzare gli amici della sinistra Pd: nessuno di noi ha desiderio di iscriversi al Pd“.
Nessuna alleanza dunque con il partito di Matteo Renzi perché come dichiara il capogruppo Lucio Barani “Il nostro gruppo è importante per la democrazia e la vita delle Istituzioni”.
Verdini, durante la presentazione della sua ALA, non ha rinnegato il passato ma ha spiegato che lo strappo con il Cavaliere è giunto perché “Eravamo a disagio all’interno dei gruppi dove avevamo militato non rinneghiamo niente”.
“E’ uno strappo e come tutti gli strappi addolora e fa male – puntualizza Verdini – Quando non ci sono identità di vedute nessuno finisce o muore, uno vede le cose in maniera diversa. Ho una grandissima lealtà che mi lega a Silvio Berlusconi ma vediamo le cose in maniera diversa”.
“Lui – ha proseguito Verdini – è sempre stato in questi 20 anni lungimirante però questo non significa che sempre si vedono le stesse possibilità. Come tutti gli strappi fanno male, il dolore uno se lo tiene e tira fuori l’ottimismo. La nostra storia legata a Berlusconi è straordinaria e fa male parlarne. Non ne vogliamo parlare, parliamo di quello che facciamo”.
A Palazzo Madama è stata dunque formalizzata la nascita del nuovo gruppo che conta 10 componenti. Oltre a Verdini, ci sono il capogruppo Lucio Barani, Antonio Scavone, Eva Longo, Riccardo Conti, Giuseppe Compagnone, Pietro Langella, Riccardo Mazzoni, Vincenzo D’Anna e Ciro Falanga.
Il nuovo gruppo Alleanza liberalpopolare autonomie sarà ufficializzato la prossima settimana.