È soddisfatto Antonio Azzollini, subito dopo l’esito del voto al Senato che ha detto no al suo arresto. “Non avevo nessuna convinzione, avevo fiducia nelle mie argomentazioni”, ha affermato il senatore Ncd ai cronisti sottolineando: “Penso che sia stata determinante la conoscenza degli atti“.
“Questa notte – ha proseguito – ho dormito poco, ma ho dormito tranquillo. Io sono abituato a fare il mio dovere”.
Furiosi, invece, Beppe Grillo che ha espresso il suo pensiero tramite twitter “La legge non è uguale per tutti. Azzollini salvato dal Pd”e il suo blog “Azzolini in galera o salvato dal Pd?” cancellando con una riga la scritta “in galera” e il punto interrogativo.
Dello stesso tenore la reazione del leader leghista Matteo Salvini su Facebook: “Il Senato ha salvato dall’arresto il senatore Azzollini, dell’Ncd. Renzi e il Pd hanno calato le braghe per salvare le loro poltrone, che pena. Chi sbaglia paga, ma se serve alla sinistra non paga”.
Si è soffermato sulla decisione del voto segreto, invece, il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che avrebbe preferito quello palese “Purtroppo nel Parlamento italiano il voto segreto è diventato un’arma politica, troppo spesso usata strumentalmente. Questo rende molto difficile interpretare correttamente il voto di questa mattina”.