Colpo di scena in vista delle Olimpiadi del 2024: Boston ha infatti ritirato la propria candidatura per i Giochi, lasciando di stucco il Comitato olimpico americano (Usoc). Secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa americana, a spingere alla rinuncia sarebbe stata la resistenza del sindaco di Boston Martin Walsh, che ha chiesto più tempo prima di impegnarsi e impegnare i soldi dei contribuenti.
La scadenza per nominare la città sede delle Olimpiadi è fissata al 15 settembre, e se l’Usoc deciderà di restare in gara, sembra che la scelta più probabile possa ricadere su Los Angeles.
Il Comitato olimpico internazionale si aspetta una nuova candidatura statunitense: “Siamo fiduciosi che gli Usa faranno la scelta giusta, possono ancora presentare un candidato forte entro il 15 settembre”, ha detto il portavoce del Cio, Mark Adams, commentando le notizie sull’imminente passo indietro di Boston.
Il sindaco della capitale dello stato del Massachusetts, Marty Walsh, ha reso noto in una conferenza stampa che non firmerà l’accordo per ospitare i Giochi “se non avrò garanzie che i miei cittadini non dovranno pagarne il conto finale”.
Al posto di Boston, il Comitato olimpico statunitense (Usoc) sembra intenzionato a puntare su Los Angeles per sfidare Roma, Parigi, Amburgo e Budapest, le altre candidate: “L’Usoc ha chiarito che a loro piacerebbe ancora molto vedere una città degli Stati Uniti ospitare le Olimpiadi del 2024“, ha sottolineato il portavoce del Cio.