Il presidente del Senato Pietro Grasso, alla consueta cerimonia del Ventaglio che si tiene alle Camere e al Quirinale prima della pausa estiva, ha detto la sua sui temi caldi dell’attualità politica.
Per prima cosa ha parlato delle intercettazioni: “Lo dico da sempre, sono un mezzo di indagine irrinunciabile e indispensabile che non va in alcun modo limitato. Si potrebbe regolare meglio la gestione delle intercettazioni attraverso un’udienza filtro che mantenga solo quelle utili al processo”.
In un passaggio, Grasso ha anche parlato sulle unioni civili, anche dopo il duro monito giunto da Strasburgo: “Non posso non sottolineare con forza il ritardo accumulato negli anni. Ormai sia giunto il tempo per riconoscere piena cittadinanza ai diritti delle coppie omosessuali, prendendo atto e regolando la realtà sociale del nostro Paese”.
“Allargare il campo dei diritti non tocca in alcun modo chi di quei diritti può già godere, – ha aggiunto Grasso – ma cambia la vita a chi li vede riconosciuti. Qualsiasi unione tenuta insieme dall’affetto, dalla solidarietà e dalla condivisione di un progetto comune, merita di essere tutelata”.
C’è stato spazio anche per un battuta sul ddl diffamazione. Secondo il presidente del Senato, il Parlamento deve approvare “al più presto il disegno di legge sulla diffamazione, la cui gestazione è stata finora troppo lunga e complicata”.
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