Arriva la dichiarazione dei diritti in Internet: a presentarla – nella sala del Mappamondo, a Montecitorio – il presidente della Camera, Laura Boldrini, accompagnata da Stefano Rodotà e da una commissione nata un anno fa specificatamente per lavorare a questo progetto.
La dichiarazione sancisce il diritto fondamentale di accesso alla rete, per “lo sviluppo sociale e il diritto alla conoscenza”, e si profila come un atto compiuto. Andava definita una materia che assume sempre più i caratteri di “dimensione della nostra vita, della nostra esistenza”.
Nella definizione di questa specie di “carta costituzionale”, la partecipazione attiva dei cittadini è stata fondamentale, proprio perché ai più giovani di loro è rivolta. “Ci auguriamo, grazie all’impegno del ministro dell’Istruzione Giannini – ha detto la Boldrini – una diffusione di questa carta nelle scuole”.
La carta dei diritti di Internet è anche una prima volta importante: “Per un atto di natura parlamentare – ha spiegato il presidente della Camera – , abbiamo fatto una consultazione pubblica”, dando la parola ai cittadini. E questo “è un fatto che non ha precedenti. Ci sono stati 14.000 accessi e 590 opinioni espresse sui contenuti della carta”.
Prossimo impegno? “Lavorare a una mozione unitaria che abbia come oggetto questa dichiarazione, e che impegni il governo a promuovere i principi della dichiarazione stessa, in sede nazionale e internazionale”.