È stata consegnata alla presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi la proposta di legge per i testimoni di giustizia, coloro che denunciano racket, pizzo, omicidi, estorsioni ecc.
A darne notizia è il coordinatore del V Comitato dell’Antimafia che si occupa di testimoni, collaboratori e vittime di mafia, Davide Mattiello (Pd), che la dedica a Rita Atria, giovanissima e coraggiosa testimone di giustizia morta il 26 luglio 1992: “perchè nessun testimone di giustizia debba mai più sentirsi così solo”.
La proposta di legge è frutto della relazione approvata all’unanimità dalla Commissione Antimafia nell’ottobre del 2014. Saranno definiti in maniera più rigorosa i criteri di accesso alle misure speciali, saranno certi i tempi e le modalità di uscita dalle misure speciali ma soprattutto le misure speciali saranno confezionate addosso al testimone e ai suoi familiari “come un abito sartoriale” per evitare danni e traumi. Per questo, spiega Mattiello, si propone, tra l’altro, di istituire la figura del “referente per il testimone” e il Comitato di sostegno: “strumenti per prevenire il più possibile contenziosi amministrativi tra testimoni e ministero dell’Interno.
Insomma, commenta Mattiello – una proposta rigorosa, che aumenta la qualità della vita dei testimoni di giustizia e il contenimento dei costi di protezione”. Il deputato Pd ringrazia per questo lavoro i consulenti della Commissione Antimafia e il particolare la dottoressa Marzia Sabella.
“Auspico – conclude – che la proposta di legge, che la presidente Bindi presenterà prima di tutto ai membri della Commissione, possa essere firmata da tutti i commissari e presentata sia alla Camera che al Senato. Auspico che presto ci si possa confrontare con il Governo che a maggio 2014 ha istituito un tavolo tecnico sulla medesima materia”.
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