Sembra uno scherzo, ma non è così: la Electronic Sports League, una delle aziende dell’e-gaming, ha promosso l’antidoping anche per i partecipanti ai tornei professionistici online e, collaborando con la WADA (World Anti Doping Agency), ha lanciato il primo antidoping online.
In effetti, i tornei online possono risultare estenuanti, in quanto spesso si tratta di passare ore e ore davanti ad un monitor, giocando online. L’utilizzo di “sostanze dopanti” è, del resto, diventata una pratica molto comune per riuscire a rimanere concentrati durante tutte le ore del torneo.
Infatti, ci sono stati in passato episodi di doping legati all’Adderall, una sostanza capace di intervenire sulla concentrazione e utilizzata per i deficit di attenzione: a rivelarlo un video-confessione di un giocatore.
“La visibilità e la popolarità crescenti degli e-sports” – scrive la lega in un comunicato – “insieme alla crescita dei premi, aumentano le tentazioni dei team di infrangere le regole, una cosa molto dannosa per il nostro sport”.
Intanto, in collaborazione con la Wada, verrà definita una lista con le sostanze da vietare.