Voglio essere subito chiara: questa recensione è di parte. Non perché sono stata ingaggiata dall’autrice o dalla casa editrice per scriverla ma perché io adoro i libri di Anna Premoli. E per questo li consiglio, li sponsorizzo e li regalo. Ma solo alle (vere) romantiche come me.
È chiaro che esistono diversi tipi di lettori così come i gusti letterari non possono essere per tutti gli stessi. Ma una cosa è oggettiva: il successo di questa scrittrice, che di mestiere si occupa di soldi e finanza, non è una trovata pubblicitaria. Sui social network, sui blog e su siti specializzati sono nate delle vere e proprie community che si scambiano pareri su suoi libri. E i commenti sono sempre trasognanti.
Anna Premoli ha iniziato con il self-publishing. Anzi a pubblicare il suo primo romanzo in rete è stato il marito, quindi è a lui che dobbiamo dire grazie. E ovviamente alla Newton Compton: perché è vero che Anna ha un’innata capacità di scrittura, ma con lo staff a supporto adesso è diventata una scrittrice.
Ironica, divertente, emozionante, spiazzante; il modo in cui Anna Premoli racconta le storie dei suoi personaggi si è evoluto dal primo romanzo “Ti prego lasciati odiare”. E per chi ha letto tutte le sue opere (cioè io) ha notato la differenza e ha potuto apprezzare particolarmente l’ultimo nato “Un giorno perfetto per innamorarsi”.
Kayla Davis è una giornalista di New York convinta di non poter fare a meno della metropoli. Sebbene si occupi solo di recensioni sui locali più glam della Grande Mela non disdegnerebbe di fare un salto di carriera. L’occasione le arriva quando il suo capo decide di mandarla in una sperduta cittadina dell’Arkansas, Heber Springs, a lei nota perché ci abita l’eccentrica zia, amante della bella vita (e del sesso nonostante abbia passato l’ottantina), per trattare di un argomento molto delicato.
Kayla arriva con le sue scarpe tacco dodici, le sue preferite sono quelle blu elettrico, che non si adattano molto bene alle strade polverose e a volte sporche di fango della cittadina. E chi arriva a salvarla quando si perde per strada? Il bellissimo Greyson Moir, ovviamente.
Il resto lo lascio a chi avrà voglia di scoprire come Kayla conquisterà il cuore dei cittadini di Herber Springs, uno in particolare, e quello che succederà quando il suo capo la richiamerà a New York…
Un solo, piccolo appunto mi sento di farlo. Il protagonista maschile viene chiamato ogni tanto con il suo diminutivo, ovvero Grey. Come l’omonimo al momento in testa alla classifiche di vendita di tutto il mondo. Ma con tutti i nomi, proprio quello dovevate scegliere? Forse è stato solo un mio scrupolo perché odio “Cinquanta sfumature di grigio”. Per me quel successo lo meriterebbe Anna Premoli. Ecco l’ho detto. E adesso andare in libreria, una bellissima storia d’amore vi aspetta!