Grandi notizie nella lotta all’Alzheimer, presto sarà possibile ritardare la sua comparsa. Per la prima volta un farmaco si è dimostrato efficace nel modificare i processi alla base del morbo di Alzheimer e di essere in grado di rallentare il declino cognitivo.
Studi clinici sono ancora in corso ma questo farmaco potrebbe essere disponibile nel giro di tre anni dopo i risultati positivi dei trial clinici, che mostrano una riduzione del declino mentale di un terzo.
Risultati raggiunti in persone con sintomi iniziali e lievi di malattia, ha annunciato Eli Lilly, l’azienda produttrice di solanezumab, la molecola su cui adesso si ripongono le speranze per migliorare le condizioni di vita di chi soffre di questa terribile malattia.
Il trattamento potrebbe essere disponibile già nel 2018 – si legge sul Telegraph e sulla Bbc – se arriverà in tempi rapidi il via libera dell’Agenzia dei farmaci britannica (Mhra) e dell’Istituto nazionale per l’eccellenza clinica (Nice).
Il farmaco era stato inizialmente sviluppato per le persone con demenza avanzata, ma si è rivelato inefficace. I ricercatori hanno notato però che aveva un effetto sui pazienti con sintomi lievi.
Il trial clinico ha seguito 1.322 malati iniziali di Alzheimer per 3 anni e mezzo: il farmaco ha ridotto di un terzo il declino mentale rispetto al placebo. Si aspettano ora i risultati della fase 3: “Se questi risultati saranno replicati – ha commentato Eric Karran, direttore Ricerca dell’Alzheimer’s Research UK – allora penso che si tratterà di un grandissimo passo avanti nella Ricerca sull’Alzheimer e per la prima volta la comunità medica potrà dire di essere in grado di rallentare la malattia, il che rappresenta un incredibile avanzamento”.