Confisca di beni della Dia di Catania. Il sequestro è stato eseguito nei confronti di Roberto Vacante, più volte condannato in via definitiva per il reato di associazione mafiosa, poiché ritenuto elemento di spicco del clan “Santapaola”, ad esso legato da vincoli di parentela.
L’uomo è marito di Irene Grazia Santapaola, figlia di Salvatore, morto il 3 gennaio del 2003, fratello del boss detenuto Benedetto. Con il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catania, Vacante è stato sottoposto alla sorveglianza speciale per 2 anni e 6 mesi, con l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.
Così come riferisce la Dia, le indagini “hanno permesso di individuare una serie di beni che, benché formalmente intestati ai suoi prossimi congiunti, sono stati ritenuti effettivamente riconducibili a Roberto Vacante attraverso la loro intestazione alla moglie Irene Grazie ed al fratello Giancarlo”. In particolare è stata accertata la capacità reddituale di Vacante e del suo nucleo familiare tra il 1988 ed il 2013, periodo durante il quale sono stati evidenziati forti profili sperequativi tra i proventi dichiarati e il patrimonio posseduto.
Tra i beni sottoposti a sequestro figurano un’impresa di gestione di impianti sportivi, tra i quali diversi campi di calcio in pieno centro, due ville ubicate tra Catania e Tremestieri Etneo, nonché conti correnti bancari, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
L’adesione di Roberto Vacante alla cosca risale agli inizi degli anni ’90, quando nell’ambito dell’operazione denominata “Vega” l’uomo fu arrestato insieme ad altri 33 presunti appartenenti al clan Santapaola perché ritenuto responsabile di associazione per delinquere mafiosa finalizzata alla commissione di estorsioni, rapine usura ed omicidi. Vacante era stato nuovamente arrestato il 7 dicembre del 2000 nell’ambito dell’operazione denominata “Zefiro” insieme con altre 8 persone con l’accusa di associazione mafiosa finalizzata alla commissione di estorsioni ed al gioco d’azzardo. Era stato nuovamente arrestato il 9 ottobre del 2007 nell’ambito dell’operazione denominata “Arcangelo”, condotta dalla Dia di Catania per associazione mafiosa finalizzata alla commissione di traffico di stupefacenti ed estorsioni.
La sua appartenenza al clan Santapaola – Ercolano è stata inoltre confermata dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Vacante è stato condannato due volte con sentenze passate in giudicato per il reato di associazione mafiosa, la prima nel 2003 a 2 anni e 10 mesi, la seconda nel 2010 a 6 anni.