Josh Greenberg, co-fondatore del servizio di streaming musicale Grooveshark, è stato trovato morto domenica nella sua casa di Gainesville, in Florida. A scoprirne il cadavere è stata la sua fidanzata di ritorno da una vacanza.
Greenberg aveva soltanto 28 anni e aveva creato il sito una decina di anni fa insieme a Sam Tarantino all’università della Florida. Al momento non si conoscono le ragioni del decesso, ma la polizia di Gainsville ha dichiarato che non sembra trattarsi di un delitto o di un suicidio. La madre del ragazzo ha, inoltre, rilasciato un’intervista al Gainesville Sun spiegando che suo figlio non aveva problemi di salute e non era depresso. Anche l’autopsia non avrebbe fatto luce chiara sulle cause della morte ed ora si devono aspettare i risultati degli esami tossicologici.
Secondo quanto stabilito dai giudici americani alla compagnia, che nel momento di massima espansione ha avuto 145 dipendenti e 40 milioni di user in tutto il mondo, le case discografiche avrebbero potuto chiedere centinaia di milioni di dollari di danni per volontaria violazione del copyright.
Alla fine si è raggiunto l’accordo che ha portato alla chiusura definitiva del sito senza la richiesta dei danni. Nel chiudere il sito, i suoi proprietari hanno pubblicato una lettera di scuse: «nonostante le nostre migliori intenzioni, noi abbiamo fatto degli errori molto gravi, non siamo riusciti ad ottenere le autorizzazioni da chi aveva i diritti di gran parte della musica offerta. Questo è sbagliato e noi ci scusiamo senza alcuna riserva».