#iostoconandrea: ecco l’hashtag che è stato lanciato su Twitter per mostrare la solidarietà ad Andrea Giuliano, l’attivista italiano per i diritti gay che vive a Budapest, rientrato a casa nella notte di domenica scorsa dopo una violenta aggressione che lo ha lasciato con il volto tumefatto. Apparentemente, non c’è stato alcun motivo dietro al pestaggio, come il ragazzo ha scritto su Facebook.
“Cari amici – ha scritto sul social network Andrea – stavo camminando vicino casa, la scorsa notte, quando un uomo mi ha colpito al volto. Sfortunatamente, sembra che le videocamere non abbiano ripreso il momento dell’aggressione, ma io ho già sporto denuncia alla polizia. Ora sono in un posto sicuro. Non sanguino più molto, e molto probabilmente il mio naso è stato riallineato bene, ma ne saprò di più solo giovedì. Adesso mi sdraio: chiederò aiuto, se necessario”.
In realtà, una pista da seguire ci sarebbe: l’attivista, 33 anni, è da mesi nel mirino di alcune organizzazioni neonaziste, che avrebbero messo una taglia di 10.000 dollari sul ragazzo. Al momento, però, mancherebbero gli elementi per ricondurre l’aggressione di domenica alle minacce degli scorsi mesi.