Gli italiani amano il gioco d’azzardo in tutta la sua essenza. A confermarlo sono i numeri: lo scorso anno hanno puntato quasi 82 miliardi di euro in Gratta e Vinci, Lotterie, poker, scommesse sportive Bingo, slot machine, videolottery e l’astro nascente gambling online. Il fatturato del settore dei giochi in Italia rappresenta circa il 4 per cento del Pil, basta pensare che lo Stato ha visto crescere i propri introiti di ben 15.220 euro al secondo, 8 miliardi complessivi in tutto l’arco del 2014. Secondo le ultimi previsioni degli analisti, nel 2015 assisteremo ad una crescita con cifre intorno ai 10 miliardi.
La febbre del gioco non risparmia nessuna regione italiana, ognuna delle quali, negli anni che vanno dal 2012 al 2015, ha avanzato proposte legislative volte a regolarizzare il gioco d’azzardo e tutelare i cittadini affetti da ludopatia, un tema che ricorre giornalmente nella diaspora tra istituzioni e settore dei giochi. Per tale motivo, in molte regioni sono state avviate campagne di prevenzione del fenomeno ed educazione al gioco responsabile. Anche i sindaci di piccoli comuni italiani, – su tutti Francesco Cerrotta di Anacapri -, si fanno promotori di interventi volti ad arginare il fenomeno della dipendenza.
Sì, perché crescono i numeri in termini di fatturato, ma cresce al contempo il numero di italiani a rischio dipendenza. Le stime del Ministero della Salute indicano percentuali comprese fra l’1,3 ed il 3,8 della popolazione generale come giocatori “problematici” ed un totale di giocatori “patologici” che varia fra lo 0,5 ed 2,2 %.
I dati riguardanti la Sicilia, elaborati in uno studio condotto da Giochidislots.com, pongono la Regione nei primi posti della classifica riguardanti la spesa del gioco d’azzardo. In Sicilia infatti le famiglie investono in gioco d’azzardo il 6,5 per cento del proprio reddito. Inoltre, si stimano 88 mila giocatori patologici ed in trattamento ve ne sono 1.049. In provincia di Ragusa, e nei comuni iblei si registrano 130 famiglie in cura presso l’ASP e si stimano 4.500 persone affette da dipendenza da gioco. Nella provincia di Catania, il 64% dei giovani compresi tra i 16 e i 20 anni gioca d’azzardo.
Purtroppo a far da contorno a tutto ciò, c’è come sempre la criminalità organizzata. Intorno all’azzardo si muove un mondo sommerso che fa capo ai mandamenti siciliani, che spesso si rendono protagonista di traffici illeciti e attività di washing. Un segnale chiaro e evidente di quanto sia appetibile uno dei settori più in crescita dell’economia italiana.