Introdotte due novità nella riforma della P.A.. Stop ai dirigenti condannati per danno erariale ed eliminazione del voto di laurea come soglia per l’accesso ai concorsi pubblici. Si tratta di due emendamenti approvati in tarda serata alla Camera, il primo è stato presentato dal M5S e il secondo dal Pd.
Per potere accedere a selezioni pubbliche non sarà più necessario avere ottenuto un voto minimo. Secondo il deputato del Pd Marco Meloni, che ha presentato l’emendamento, “il voto di laurea non può essere più un fattore di sbarramento per l’accesso ai concorsi pubblici”.