È un lungo urlo di dolore il racconto del padre di una bimba di 10 anni di nazionalità siriana morta su un barcone durante la traversata verso le coste siciliane. Malata di diabete, alla piccola non è stato possibile somministrare la dose di insulina: gli scafisti avevano gettato in mare il suo zainetto con i medicinali.
Il padre della bambina, dopo aver contattato telefonicamente l’imam per un estremo saluto, ha dovuto abbandonare il suo corpo in mare. Insieme ad altri 320 migranti, sul barcone si trovavano entrambi genitori e alcune sorelle della giovane vittima.
Quando gli scafisti, di nazionalità egiziana, si sono impadroniti dello zainetto, il padre ha tentato inutilmente di opporsi. Lo ha raccontato il 48enne stesso al sostituto commissario Carlo Parini, che coordina il Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione presso la Procura di Siracusa.