La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta ha eseguito un decreto di confisca beni, per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro, nei confronti di Giovanni Privitera, 59 anni.
Oggetto del provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su richiesta del Procuratore Sergio Lari, un’impresa, rapporti bancari e svariati beni mobili e immobili.
Privitera, secondo le risultanze processuali emerse a suo carico in seguito alle operazioni “Leopardo”, “Deserto” e “Terra Bruciata”, verrebbe indicato come personaggio di vertice della famiglia mafiosa del mandamento di Vallelunga Pratameno, la zona del cosiddetto “Vallone” della provincia di Caltanissetta.
Tra i beni sequestrati, un’impresa nel settore dell’edilizia, intestata a un congiunto, con la quale l’indagato era riuscito ad ottenere, dal 2002 in poi, nell’ambito del solo comune di Vallelunga Pratameno, ben 65 appalti pubblici tutti aggiudicati “in ragione – scrivono i magistrati – della capacità di condizionamento esercitata dal Privitera nel contesto amministrativo locale… ricomprendendo una posizione mafiosa di vertice, in collegamento con Bernardo Provenzano”.