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Nucleare, Netanyahu parla con Obama | Israele: “Teheran si procurerà armi atomiche”

Svolta storica sul nucleare iraniano. L’intesa che prevede anche la cancellazione delle sanzioni, è stata raggiunta a Vienna grazie a un compromesso tra Washington e Teheran che permetterà agli ispettori Onu di visitare i siti militari iraniani. L’accesso, tuttavia, non verrebbe necessariamente garantito: l’Iran ha il diritto di appellarsi a un tavolo arbitrale con le potenze del “5+1”.

La fumata bianca si è avuta dopo i fitti colloqui nella notte tra il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif, il segretario di Stato Usa John Kerry e l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Federica Mogherini. In contemporanea i vice ministri iraniani degli Esteri Majid Takht-e Ravanchi e Abbas Araqchi sono stati impegnati in incontri con gli omologhi europei e statunitensi.

L’Irna anticipando alcuni contenuti del testo dell’intesa scrive che le sanzioni internazionali contro l’Iran saranno cancellate e Teheran adempierà ai suoi impegni per creare fiducia sulla natura pacifica del suo programma nucleare. Sono i princìpi affermati nelle conclusioni dei negoziati.

Alcuni diplomatici chiariscono però che l’embargo Onu sulle armi a Teheran si protrarrà per altri 5 anni mentre le restrizioni sul trasferimento all’Iran di tecnologia legata ai missili balistici potrebbe durare fino a 8 anni.

L’accordo, inoltre, impedirà a Teheran di produrre materiale sufficiente per la costruzione di un’arma atomica per almeno 10 anni.

In caso di violazioni da parte di Teheran dell’accordo raggiunto, verrebbero reintrodotte entro 65 giorni le sanzioni, secondo quanto indicato da diverse agenzie citando fonti diplomatiche in margine al negoziato.

In serata Benyamin Netanyahu e Barack Obama hanno parlato al telefono dell’accordo di Vienna sul nucleare. Il premier israeliano ha evocato due “rischi principali”: che l’Iran riesca a dotarsi di ordigni atomici “entro 10-15 anni, o anche prima se violasse l’intesa”, e che centinaia di miliardi di dollari vengano utilizzati da Teheran per attività offensive “che minaccerebbero Israele e il resto del mondo”.

“Si apre un nuovo capitolo nelle relazioni internazionali – ha dichiarato Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza – È il risultato di un lavoro molto duro di tutti noi, ringrazio tutti coloro che siedono a questo tavolo e anche chi sta dietro e ha lavorato per mesi e anni per raggiungere questo punto. Un segnale di speranza lanciato al mondo”.

“Non è solo un accordo, ma è buon accordo, per tutti – ha aggiunto la Mogherini in conferenza stampa – contribuirà in modo positivo alla pace e sicurezza regionale e internazionale”. Soddisfatto anche il presidente statunitense Barack Obama: “Grazie all’accordo, la comunità internazionale potrà verificare che l’Iran non sviluppi l’arma atomica. Teheran sarà privata del 98 per cento delle sue attuali riserve di uranio arricchito”.

“È un accordo che non si basa sulla fiducia ma sulla verifica. Se l’Iran violerà l’accordo tutte le sanzioni saranno ripristinate e ci saranno serie conseguenze. Nessun accordo avrebbe significato nessun limite al programma nucleare iraniano – spiega – Gli Stati Uniti manterranno le sanzioni contro l’Iran collegate alla violazione dei diritti umani”.

Le dure reazioni di Tel Aviv, intanto, non si fanno attendere: “Questo accordo è un accordo di resa storica da parte dell’Occidente verso l’asse del male con l’Iran in testa – ha dichiarato il viceministro degli Esteri di Israele, Tzipi Hotovely – Lo Stato di Israele agirà con tutti i mezzi per tentare di impedire la ratifica di quell’accordo”.

“Un errore grave di portata storica”, ha aggiunto secco il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Il ministro dell’istruzione, Miri Regev, non usa mezzi termini “L’Iran ha ricevuto licenza di uccidere – spiega il politico – Il fatto che a Teheran si festeggi dimostra che si tratta di un accordo negativo per il mondo libero e per l’umanità”.

Con l’accordo raggiunto a Vienna sul nucleare iraniano “il mondo ha tirato un grosso sospiro di sollievo”. Queste le parole del presidente russo Vladimir Putin che aggiunge: “Siamo soddisfatti, l’intesa darà alle relazioni bilaterali tra Mosca e Teheran un nuovo potente impulso”.

La Santa Sede, attraverso il portavoce padre Lombardi, descrive l’accordo sul programma nucleare iraniano, come “risultato importante” nelle trattative, “ma che richiede la continuazione degli sforzi per altri frutti”. “Frutti che si auspica non si limitino” al programma nucleare, ma si allarghino in ulteriori direzioni.

Foto da Twitter. 

 

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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