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Grecia, accordo da 80 miliardi | Un prestito ponte in cambio di riforme

“Accordo”. È bastata questa parola in un tweet, come ormai si è soliti fare in quest’epoca, da parte del premier belga Charles Michel per far tirare un sospiro di sollievo a tutta l’Europa o forse, sarebbe meglio dire, a tutte le potenze mondiali.

Negli ultimi giorni i leader internazionali avevano espresso la propria opinione sulla possibile uscita della Grecia dall’Euro e quasi all’unanimità avevano espresso dei pareri negativi. Anche Putin era intervenuto sulla questione, bacchettando comunque l’Europa e affermando che la Commissione Europea avrebbe dovuto reagire molto prima alla situazione riguardante l’economia greca.

E così oggi, dopo una maratona di oltre 16 ore iniziata “C’è l’accordo sulla Grecia” annunciato dal premier belga Charles Michel uscendo dall’Eurosummit a Bruxelles.

La riunione, iniziata ieri pomeriggio, verrà ricordata come la più lunga della storia ma finalmente dopo 16 ore di estenuanti trattative la fumata è bianca. “L’Eurosummit ha raggiunto all’unanimità un accordo“. Lo ha annunciato anche il presidente del vertice dei capi di Stato e di governo dell’area euro, Donald Tusk. “Siamo tutti pronti per avviare un programma Esm per la Grecia con riforme serie e sostegno finanziario”.

Soddisfatti tutti i leader che hanno partecipato allo storico vertice. Scendendo nei dettagli l’accordo sulla Grecia prevede la creazione di un fondo che “privatizzerà i beni dello Stato per realizzare profitti, e servirà ad abbattere il debito e alla ricapitalizzazione delle banche” così come ha specificato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.

La Troika ha ottenuto da Atene un fondo da 50 miliardi in cui far confluire gli asset greci in cambio del terzo salvataggio. L’accordo permetterà di ricapitalizzare le banche greche con 25 miliardi di euro subito.

L’accordo sulla Grecia “è un importante passo avanti per Atene, per l’Europa e per l’economia globale. Ma resta ancora molto lavoro da fare”. hA affermato in serata il segretario al Tesoro americano, Jacob Lew, per il quale l’intesa di Bruxelles “crea comunque le condizioni perché la Grecia resti nell’euro”

Sospiro di sollievo anche per Alexis Tsipras “Abbiamo evitato il trasferimento dei nostri beni all’estero” e consapevolezza che si dovrà ancora lavorare tanto per raggiungere l’obiettivo finale.

L’accordo raggiunto all’unanimità sulla Grecia avrebbe, dunque, più vantaggi che svantaggi per tutta l’Europa. Una valutazione, questa, che vedrebbe concorde anche la cancelliera Angela Merkel che ribadisce quanto trapelato ieri ovvero che  il terzo programma per il salvataggio della Grecia avrà un importo di 82-86 miliardi di euro.

Torna a parlare di “umiliazione” il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker che puntualizza “Non credo sia un accordo umiliate per i greci, e non credo che altri europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo”.

Ai toni trionfalistici di questi minuti si oppone Matteo Renzi che definisce l’accordo “non scontato”.  “E’ stata una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione”, aggiunge Renzi, “un accordo importante che in molti momenti della nottata non è apparso scontato”.

E intanto l’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, aveva per il dopo referendum un piano per la Grecia che non è stato appoggiato dal governo. Anzi, come spiega lo stesso Varoufakis alla rivista britannica NewsStatesman, il premier Tsipras “ha deciso malgrado il No ulteriori concessioni e ha accettato il fatto che qualsiasi fosse stata la posizione dei creditori, non li avrebbe sfidati”.

La dichiarazione di oggi apre un nuovo scenario sulla sua dimissione proprio all’indomani del referendum che era stata giustificata dallo stesso Varoufakis “per favorire l’accordo e aiutare Tsipras”.

L’obiettivo di evitare la Grexit è stato raggiunto e adesso si attendono le prossime 72 ore nelle quali dovrà essere disposto il piano di Atene. Mercoledì, infatti, ci sarà un nuovo Eurogruppo.

Denise Marfia

Il giornalismo è passione rimasta intatta dopo oltre 16 anni di lavoro. 'Nata' giornalisticamente in TV, ho collaborato con diversi quotidiani e radio. Ho curato uffici stampa della pubblica amministrazione e di enti. Lavoro presso l'Istituto Superiore di Giornalismo. Settore di competenza: cronaca nera, politica e sportiva.

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