Una forte esplosione alle prime luci dell’alba di ieri ha scosso il centro de Il Cairo. La deflagrazione ha coinvolto anche il Consolato italiano su El Galaa Street, nel cuore della città, causando una vittima e diversi feriti.
Il Consolato italiano si trova in un complesso residenziale che ospita anche una scuola, la Leonardo da Vinci, il centro ricreativo italiano e l’istituto Dante Alighieri. Si trova nel quartiere del Bulacco, nel centro storico della città.
LE VITTIME – Fonti della sicurezza egiziana riferiscono di un’univa vittima accertata, un poliziotto. Tra i feriti, che secondo le ultime stime dovrebbe essere almeno nove, “ci sarebbero due poliziotti egiziani” e anche tre bambini tra gli 11 e i 13 anni.
Le stesse fonti hanno poi confermato che “Nessun italiano è rimasto coinvolto” nell’attacco anche perché il Consolato era chiuso al momento dell’esplosione.
L’ISIS RIVENDICA L’ATTACCO – Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attentato contro il consolato. A renderlo noto è strato il Site (Search for International Terrorist Entities) sul proprio profilo Twitter. “Grazie alla benedizione di Allah i soldati dello Stato Islamico hanno fatto esplodere 450 kg di esplosivo piazzati dentro una macchina parcheggiata davanti al Consolato italiano al Cairo”, si legge su un account di Twitter considerato vicino all’Isis. I terroristi annunciano nuovi attacchi
GENTILONI: “ATTACCO AL NOSTRO PAESE” – Il ministro Gentiloni in un tweet subito dopo la notizia dell’esplosione è stato molto chiaro: “L’Italia non si fa intimidire“.
Poi, qualche ora dopo l’attentato, il ministro degli Esteri ha aggiunto che la bomba esplosa davanti al consolato italiano a Il Cairo “è un attacco diretto all’Italia. Non c’è nessun dubbio – ha aggiunto -. È stato un tentativo di intimidazione, un attacco alla presenza internazionale, ma anche un attacco all’Italia, Paese impegnato in prima linea nel contrasto al terrorismo”.
“Risponderemo con rinnovata determinazione nel contrasto al Daesh (l’Isis, ndr) e al fanatismo terroristico” ha continuato Gentiloni.
ATTENTATO – L’emittente Al Jazeera subito parlò di un attentato: l’esplosione sarebbe infatti stata causata da un’autobomba. Non ancora chiaro se l’obiettivo dell’attentato fosse il consolato italiano, ma nell’esplosione l’edificio che lo ospita è stato parzialmente distrutto.
Una fonte della sicurezza egiziana ha reso noto che “l’esplosione ha danneggiato oltre alla facciata esterna del Consolato italiano al Cairo anche alcune abitazioni limitrofe”. La stessa fonte ha aggiunto che una “carica esplosiva è stata posta sotto una vettura nel perimetro del Consolato ed è stata fatta esplodere con un telecomando”.
I media locali hanno riferito che immediatamente dopo l’attacco nel governatorato di Luxor sono state rafforzate le misure di sicurezza.
RENZI: “NON LASCEREMO SOLO L’EGITTO” – Anche Matteo Renzi segue in prima persona gli sviluppi dell’attentato del Cairo. Stamani ha sentito per telefono Al Sisi: “L’Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme che segna in profondità la storia del nostro tempo. Non lasceremo solo l’Egitto: Italia ed Egitto sono e saranno sempre insieme nella lotta contro il terrorismo”.
MATTARELLA: “PERICOLO TERRORISMO” – Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Repubblica: “Saremo a fianco dell’Egitto e di ogni altro Paese oggetto dei tentativi di destabilizzazione ed invitiamo l’Ue e la comunità internazionale ad assumere iniziative efficaci e tempestive in questa direzione”, ha detto il Capo dello Stato secondo il quale l’attentato “conferma quanto grave sia il pericolo del terrorismo”.
PAPA FRANCESCO: “IL TERRORISMO È UN FLAGELLO” – Il santo padre esprime la sua ferma “condanna” contro gli attentatori e invita le forze politiche e quelle del mondo della Chiesa ad unire gli sforzi nella lotta al “flagello del terrorismo”. In particolare, in un telegramma inviato al Presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fatteh Al Sisi, il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, spiega che il Papa ha appreso “con viva preoccupazione dell’attentato dopo una serie di altri attentati che avevano già ucciso molte persone”. ll Papa, sottolinea Parolin nel telegramma, esprime la sua “più ferma condanna contro tali atti. E si appella ai protagonisti politici e religiosi a tutti i livelli a unire gli sforzi per combattere contro il flagello del terrorismo con sempre più determinazione e promuovere la concordia e la solidarietà”. Il Papa esprime infine il suo cordoglio “alle famiglie colpite e a tutte le persone toccate da questa violenza cieca, assicurando la sua preghiera e la benedizione su tutto il popolo egiziano”.
FARNESINA: “EVITATE VIAGGI NON INDISPENSABILI” – – La Farnesina “rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo”. È quanto si legge in un avviso particolare del sito Viaggiare Sicuri del ministero degli Esteri. “I servizi consolari – si legge – sono temporaneamente sospesi fino a nuovo avviso”. Anche all’interno dei resort, spiega il sito della Farnesina, bisogna “mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in quanto, seppur sottoposti a controllo da parte della autorità di sicurezza, non possono essere considerati completamente immuni da possibili minacce. Si continua infatti a registrare in Egitto un clima di instabilità e turbolenza che spesso sfocia in turbative per la sicurezza e in azioni ostili anche di stampo terroristico”, ricorda la Farnesina, che “raccomanda la massima prudenza ai connazionali che si trovino in Egitto nei luoghi pubblici come le stazioni ferroviarie e dei bus, la metropolitana, i mercati, nonché nelle vicinanze di edifici governativi, stazioni di polizia, installazioni militari, musei e nei tratti stradali che collegano gli aeroporti alle località turistiche. Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali – ricorda il sito Viaggiare Sicuri – In generale per tutti i viaggi nel Paese, si raccomanda di affidarsi ad agenzie di viaggio che diano garanzia di serietà e di esperienza”.
LA CONDANNA DELLA LEGA ARABA – Il segretario generale della Lega Araba Nabil el Araby ha fermamente “condannato l’attacco terroristico” avvenuto questa mattina al Cairo e ha espresso il suo “pieno appoggio alle autorità egiziane, chiedendo che i responsabili vengano condotti davanti alla giustizia”. La Lega Araba ha porto le sue condoglianze al governo del Cairo e alle persone rimaste coinvolte nell’attentato, che ha causato un morto e almeno nove feriti.
L’EGITTO CONTRO IL TERRORISMO – Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha chiamato Paolo Gentiloni e ha “condannato l’attacco terroristico avvenuto davanti al Consolato italiano” al Cairo. “L’Egitto farà ogni sforzo con tutti i Paesi del mondo, inclusa l’Italia, per sradicare ed eliminare il terrorismo”, ha detto Shoukry, secondo quanto riportato dall’agenzia Mena.
REPORTER “TROPPO VELOCI” – Alcuni giornalisti, tra cui anche un reporter italiano, che sono arrivati sul luogo dell’esplosione per documentare l’accaduto, sono stati fermati dalla polizia perché giunti sul posto “troppo velocemente”. Dopo qualche ora sono stati rilasciati.