Combattere il cattivo odore e gli imbarazzanti aloni di sudore su abiti e magliette è possibile. La sudorazione eccessiva è certamente tra i peggiori inconvenienti del caldo e del sole cocente. Il cattivo odore di chi non sa come cautelarsi rischiano di essere un disagio che può mandare di traverso le tanto attese vacanze.
Il caldo si sa, ci fa sudare. Chi più, chi meno, nessuno però è esonerato: più le temperature si alzano, più il nostro corpo tende ad espellere i liquidi attraverso la sudorazione. Ma come possiamo “arginare” il fenomeno? Quali sono i prodotti che bisogna usare?
La Clinica Dermatologica dell’Università di Catania ha condotto uno studio sottoponendo un questionario a circa 3 mila soggetti. Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che il 95% dei individui “normali” affetti da sudorazione eccessiva utilizza deodoranti (54%) (erroneamente), antitraspiranti (31%) o entrambi (10%), e che il 52% degli intervistati crede che non esistano differenze tra i due tipi di prodotti.
Il professor Giuseppe Micali, direttore della Cinica dermatologica dell’Università di Catania, come riporta il Corriere della Sera, spiega che “le ghiandole deputate alla produzione del sudore sono di due tipi: apocrine ed eccrine. Le prime, circoscritte pressoché esclusivamente alle regioni ascellari e genito-crurali, elaborano e riversano nei follicoli piliferi un secreto inizialmente inodore che, però, per la sua ricchezza di sostanze organiche, può facilmente divenire maleodorante per effetto della flora microbica residente. Dal canto loro le ghiandole sudoripare eccrine, diffuse su tutto il corpo, ma in modo particolare a livello di ascelle, palmi delle mani e piante dei piedi, riversano direttamente sulla cute, attraverso un dotto escretore indipendente, una secrezione contenente, oltre a un’abbondante frazione di acqua, soprattutto cloruro di sodio e sostanze inorganiche. Sono specialmente queste ultime a essere chiamate in causa nel processo fisiologico della sudorazione, che entra per lo più in gioco sia in presenza di elevate temperature ambientali sia in relazione a fattori endogeni, come per esempio stati febbrili o l’attività fisica”.
La presenza di due tipi di ghiandole sudoripare spiega i due fenomeni a cui ci si può trovare davanti: uno caratterizzato da una sudorazione eccessiva, con produzione di sudore abbondante ma inodore (iperidrosi), tipica per esempio di chi svolge attività sportiva, e che può interessare l’intero ambito cutaneo in seguito a emozioni, sforzi fisici, sbalzi termici; e uno contraddistinto da una secrezione di tipo apocrino, localizzata soprattutto alle ascelle, caratterizzata da un odore pungente e sgradevole (bromidrosi), per effetto dei fenomeni di degradazione batterica.
In caso di sudorazione eccessiva è preferibile quindi scegliere un antitraspirante a base di sali metallici che impediscono la fuoriuscita del sudore e un suo parziale riassorbimento. In caso di bromidrosi basta ricorrere a un deodorante. Il problema è che quasi tutti non conoscono la differenza che c’è tra i due prodotti, complice anche una scarsa informazioni in questo senso.
Anche un uso non corretto di antitraspiranti può essere dannoso perché può portare a secchezza, irritazioni o addirittura alal comparsa di noduli “ritenzionali”. Allo stesso modo chi desidera contrastare un’ipersudorazione si può trovare a utilizzare antitraspiranti non abbastanza “potenti”, contenenti le “sostanze attive” in concentrazioni spesso indeterminate e probabilmente insufficienti per ridimensionare il problema.
In questi casi è sempre preferibile farsi consigliare dal medico o dal personale che lavora in farmacia esponendo il problema e cercando il prodotto che meglio si addice alle vostre esigenze.
E per finire con una battuta, ricordate sempre che il deodorante non potrà mai sostituire una bella doccia!