Un altro duro colpo alla malavita organizzata napoletana. La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro beni emesso ai sensi della normativa antimafia su impulso del Tribunale di Napoli-Sezione Misure di Prevenzione nell’ambito della normativa antimafia. Gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniale della Divisione Anticrimine, infatti, hanno eseguito il provvedimento nei confronti di Vincenzo Attanasio (Napoli 5.12.1966).
L’uomo, di elevata pericolosità sociale, “è gravato da plurimi precedenti penali per associazione per delinquere di tipo mafioso, violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti, violazione continuata del T.U. in materia di leggi doganali, ricettazione, falsità materiale e violazione della normativa in materia di sorveglianza speciale della p.s., nonché da pregiudizi di polizia per violazione della sorveglianza speciale della p.s. e violazione art. 340 C.P.”.
Attanasio è al momento detenuto in quanto condannato dalla Corte di Appello di Napoli (con sentenza confermata in Cassazione il 18 febbraio 2013). Corposa la pena da scontare: 13 anni e 4 mesi di reclusione per partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La sentenza fu emessa all’esito del procedimento giudiziario di Giovanni Allagrante, istruito dalla DDA di Napoli a carico di capi ed affiliati al clan Giuliano.
Ad Attanasio, spiegano i carabinieri, “era stata contestata l’attività di distribuzione della droga (eroina e cocaina) tra i venditori e di successiva riscossione degli incassi derivanti dalle vendite. Il citato decreto giudiziario, ha disposto il sequestro di un ingente patrimonio immobiliare nella disponibilità dell’Attanasio ed intestato formalmente ai suoi familiari, disponibilità di beni riconducile all’attività illecita”.
Nello specifico, sono stati posti sotto sequestro tre appartamenti in vico dei Carbonari a Forcella, un appartamento in via Tribunali, un appartamento in via Sant’Arcangelo a Baiano, un locale ad uso abitazione ubicato in vico dei Carbonari per un valore complessivo vicino alle 800 migliaia di euro.