E’ made in Italy il primo intervento di chirurgia robotica combinata con asportazione contemporanea di tiroide e timo. Il primato è andato all’ospedale Scotte di Siena, dove un paziente affetto da due diverse patologie, una a carico del timo e una sulla tiroide, è stato curato con un unico intervento, durato circa sei ore, mediante tre fori di pochi millimetri, due sotto la mammella ed uno a livello dell’ascella.
Il risultato è il frutto di un lavoro congiunto tra l’equipe dell’Uoc di chirurgia toracica dell’azienda ospedaliero universitaria di Siena, diretta da Giuseppe Gotti, con Luca Luzzi, e il direttore dell’otorinolaringoiatria dell’ospedale di Arezzo, Pierguido Ciabatti. Come annunciato dai medici, l’intervento è perfettamente riuscito e il paziente è stato dimesso dopo quattro giorni.
Si tratta di un grande traguardo, in quanto fino a pochi anni fa per asportare il timo era necessario aprire lo sterno e, per asportare la tiroide, bisognava effettuare l’intervento chirurgico tradizionale, con grossi disagi per il paziente come una maggiore incidenza di complicazioni postoperatorie, dolore ed una lunga ospedalizzazione. Per questi motivi le due tipologie di intervento venivano raramente associate con le tecniche tradizionali.
In questo caso, per la chirurgia della tiroide è stata utilizzata una tecnica mini-invasiva robotica che ha permesso l’asportazione di tutta la ghiandola passando dalla stessa incisione del cavo ascellare usata per asportare il timo, evitando, in questo caso, la cervicotomia.