Il comitato etico della Fifa ha deciso la radiazione a vita di Chuck Blazer, l’ex vice-presidente Concacaf, ossia la confederazione calcistica del Nord America, nonché membro del Comitato Esecutivo Fifa, al centro dello scandalo sulla corruzione che ha colpito l’organo di autogoverno del calcio.
L’ex dirigente, diventato poi il principale collaboratore nelle indagini condotte dalle autorità americane, dalle quali è emerso che “ha accettato pagamenti illegali, ricoprendo un ruolo chiave”, non potrà più assumere alcuna carica all’interno del mondo del calcio.
“La decisione della Fifa è stata presa sulla base delle indagini condotte dalla camera del Comitato etico in risposta alla relazione finale del Comitato di integrità della Concacaf e agli ultimi fatti presentati dall’Ufficio del Procuratore per il Distretto Orientale di New York”, spiega la Fifa in una nota.
“Blazer – si legge – è stato protagonista di diversi atti di cattiva condotta perpetrati nel tempo durante la sua carriera nei ruoli influenti che ha ricoperto nella Fifa e nella Concacaf. Grazie alla sua posizione era un uomo chiave nel sistema risultato illegale e finalizzato alle tangenti, così come in altre operazioni per fare soldi”.
Blazer, che aveva ammesso il pagamento di tangenti per l’assegnazione dei Mondiali di calcio di Francia 1998 e di Sud Africa del 2010, è stato ritenuto colpevole della violazione di 7 articoli del codice etico della Fifa tra cui quelli per “corruzione e furto” oltre che per aver “offerto e accettato regali e altri benefits”: adesso dovrà rispondere di corruzione in America in un processo che vedrà protagonisti molti altri insieme a lui.