Il titolo è PHATASS, un gioco di parole tra “culo grasso” e le iniziali di “Prince Harvey At the Apple Store Soho“: è il disco d’esordio di Prince Harvey, il rapper di New York che ha dovuto registrare il suo debutto dentro l’Apple Store di Soho. Senza sosta, per quattro mesi, ogni giorno, il musicista è entrato nel negozio, sino a ultimare il lavoro sulle sue tracce. I commessi non lo hanno scoperto, e quelli che lo hanno fatto lo hanno poi spalleggiato.
Harvey non stava tentando di battere una qualche sorta di record mondiale: si è trovato costretto a registrare così quando il suo pc lo ha definitivamente abbandonato. Comprare un nuovo computer? “No, New York è troppo cara – ha spiegato Prince Harvey al sito TheDailyBeast.com – . Non avevo i soldi per un nuovo laptop, forse sarei morto prima che tutti potessero conoscere il mio talento”.
Nessuno strumento su PHATASS: tutti i brani sono stati costruiti con l’uso di campioni vocali. “Ho dovuto capire come potere salvare il materiale che registravo – ha spiegato Harvey – . La memoria di ogni computer del negozio veniva resettata dopo l’orario di chiusura. Se però avessi nascosto i brani nel cestino, il giorno dopo li avrei trovati ancora lì”. E quindi, chiavette USB e mail su DropBox alla mano, Harvey si è industriato per chiudere l’album senza perdere quello che registrava faticosamente.
Nei quattro mesi di registrazione, due dipendenti del negozio lo hanno scoperto e coperto. Adesso, “PHATASS” è pronto all’uscita, il 26 luglio. Su SoundCloud è possibile ascoltare “The New Black”, il primo singolo estratto dal disco.