Avevano filmato e fotografato zone in mano all’autoproclamato Califfato di Raqqa, in Siria: lo Stato Islamico li ha trovati e uccisi con l’accusa di spionaggio. A riferirlo sono stati gli attivisti dell’osservatorio siriano per i diritti umani.
Su Facebook, poi, l’Isis ha diffuso un video in cui i due ragazzi – che dicono di chiamarsi Faysal Hussein Habibi, 21 anni, e Bishr Abdul-Azim, 20, rigorosamente in tuta arancione – vengono appesi a un albero e poi giustiziati con un colpo di pistola alla testa, a distanza ravvicinata.
Hussein Habibi e Abdul-Azim avrebbero ricevuto 400 dollari al mese per “fotografare, filmare e fare video degli oleodotti” che si trovano nelle zone conquistate dall’Is in Siria. Raqqa è una città fondamentale per lo Stato Islamico: dopo gli attacchi dello scorso anno, è stata dichiarata capitale del Califfato.
(Foto d’archivio)