All’arrivo delle dimissioni di Yanis Varoufakis, il nome del sostituto ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos era già sulle bocche di tutti. Un volto che forse risulterebbe più gradito ai negoziatori dei governi europei, che in Tsakalotos, 55 anni, potrebbero vedere un interlocutore migliore.
Tsakalotos è nato a Rotterdam nel 1960. Figlio di un ingegnere civile arricchitosi nel campo delle spedizioni, gli studi li ha intrapresi nel Regno Unito, prima al liceo St. Paul, poi all’università di Oxford. Qui, si è laureato in Filosofia, Politica ed Economia, specializzandosi in economia. In un’intervista con il quotidiano inglese The Guardian, Tsakalotos ha spiegato di essere un uomo nobile ma fermo sulle sue posizioni, a metà tra un gentleman inglese e l’estrema sinistra greca di Syriza: il cugino di suo nonno era Thrasyvoulos Tsakalotos, “il generale che ha guidato […] la parte sbagliata della guerra civile greca” del 1946-49.
Euclid ha insegnato alla Kent University, nel Regno Unito, e all’università di Atene: terminata la sua carriera da professore, si è iscritto a Synaspismos, il partito di estrema sinistra che si sarebbe evoluto in Syriza. Per il governo Tsipras è sottosegretario agli Esteri: da aprile, invece, è a capo dei negoziatori del governo di Atene che stanno con l’Europa. Secondo quanto scritto nei suoi sei libri di economia, la causa della crisi greca sarebbero i due decenni di politiche neoliberiste.
Nonostante Tsakalotos si dica “parte di un governo strategicamente a favore dell’euro”, i commenti di giornalisti come Ambrose Evans-Pritchard del Telegraph, il neoministro greco sarà “più duro di Varoufakis, che è un’europeista convinto”.