I greci, 9,8 milioni, votano oggi per decidere se dire sì o no al piano proposto dalla ex Troika per il salvataggio di Atene. Ma le consultazioni si svolgono tra i veleni: “Quello che i creditori stanno facendo con la Grecia è terrorismo”, attacca il ministro delle Finanze greco Varoufakis. Intanto si registrano code ai seggi.
Le urne resteranno aperte dalle 6 alle 18 ora italiana; i primi risultati dalle 20. “Gli italiani non devono avere paura”, ha assicurato ieri il premier Renzi.
Tra i primi leader politici a votare, l’ex premier Kostas Karamanlis, che ha lanciato un appello in tv per un forte appello a votare Sì. Promotori dell'”OXI” e del “NAI”, del no e del sì, continuano a distribuire materiale anche davanti ai seggi per convincere gli indecisi che con tutta probabilità, saranno decisivi per la vittoria.
Anche il premier greco Alexis Tsipras è andato a votare nella scuola elementare del quartiere della sua infanzia. Tsipras ha rilasciato anche una breve dichiarazione: “Oggi è un giorno di festa perchè la democrazia è essa stessa una festa. Quando la democrazia vince la paura è lì che vince la libertà del popolo. Un messaggio di dignità: il popolo finalmente ha scelto”. Dopo di lui al voto anche il presidente Pavlopoulos e il ministro Kammenos.
E poi su Twitter Tsipras ha scritto: “Voto per un futuro migliore per la Grecia e per L’Europa”.
Σήμερα η Δημοκρατία γίνεται πράξη αποφασιστικότητας για ένα καλύτερο αύριο για όλους μας & στην Ελλάδα & στην Ευρώπη https://t.co/WQW3k8tB5y
— a.tsipras (@atsipras) 5 Luglio 2015
Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato a Faliro, sulla costa ateniese, accolto dalla folla. “È una celebrazione della democrazia – ha dichiarato – Gli enormi fallimenti dell’Eurogruppo hanno portato a un ultimatum al quale la gente non ha potuto rispondere. Oggi può dare la sua risposta”.