“Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa”. Il premier greco Alexis Tsipras commenta così il trionfo del “No” nel referendum che ha visto alle urne oltre 10 milioni di greci chiamati a decidere se accettare o meno il piano avanzato dai creditori.
Il risultato è stato schiacciante e si attesta intorno al 61%. Man mano che vengono scrutinati i voti le percentuali cambiano di pochissimo e quando si è ormai al 90% dello scrutinio la percentuale dei no è del 61,5%. Una risposta inquivocabile.
“Da domani apriamo la strada per tutti i popoli d’Europa. Oggi la democrazia batte la paura”, ha dichiarato Tsipras dopo aver votato e prima ancora di conoscere il dato definitivo.
Nelle piazze di tutta la Grecia è scoppiata la festa. Il Governo, però, si è messo già al lavoro per fare il punto sull’emergenza liquidità delle banche greche. Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis ha incontrato i rappresentanti del sistema bancario greco per concordare i tempi di riapertura delle banche.
Germania e Francia, intanto, prendono le contromisure. La cancelliera Angela Merkel domani si recherà a Parigi per incontrare il presidente francese Francois Hollande e concordare un piano condiviso per trattare con Atene. Anche Renzi si muove, per lunedì è previsto un incontro con il ministro dell’Economia Padoan.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella parla di “scenari inediti” che richiedono la responsabilità di tutti ma aggiunge che al popolo greco non deve venire meno la solidarietà da parte degli altri popoli dell’Unione Europea.
Si attendono ora le reazioni dei mercati, soprattutto quelli europei. Le previsioni sono negative, annunciate forti perdite dei titoli e una caduta dell’euro.