L’esavalente avrebbe dei vantaggi per i bambini, per i genitori e anche per i servizi di vaccinazione. A confermarlo è proprio il ministero della Salute rispondendo ad un’interrogazione del M5s in Commissione Affari Sociali della Camera. Sono molti i genitori che si interrogano se somministrare al proprio figlio di poche settimane sei vaccini insieme o in dosi diluite nel tempo.
“Non c’è nessuna evidenza scientifica circa presunti effetti dannosi dovuti alla somministrazione di più vaccini insieme” chiarisce il ministero.
Nell’interrogazione che vede come prima firmataria Marialucia Lorefice si legge che “Anche se la legge rende obbligatori solo quattro vaccini (difterite, tetano, polio ed epatite B), il nostro sistema sanitario rende disponibile solo l’esavalente, che, oltre a questi, include anche due vaccini non obbligatori e che al nostro Ssn costa ben 114 milioni di euro all’anno”. Spesso “i genitori non sono informati né sull’obbligo relativo alle sole quattro vaccinazioni, né sulla possibilità di ottenere il tetravalente, che obbligherebbe il dicastero della Salute ad importarlo dall’estero, visto che non è reperibile in Italia”.
Il sottosegretario alla Salute, De Filippo, ha puntualizzato che l’esavalente è “l’opzione migliore” perché “evita di sottoporre il bambino a più iniezioni nel corso della stessa seduta o di dover fissare più appuntamenti con il servizio vaccinale, con il rischio di ritardi nella schedula vaccinale, se non di mancato completamento”. Per il ministero positivi anche gli effetti sui servizi, tutte motivazioni che non soddisfano i pentastellati. In questo modo concludono nell’interrogazione “il Governo nega i diritti e gonfia i costi“.