Verrà emesso il 30 settembre il verdetto che chiude il processo stralcio sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia a carico dell’ex ministro Dc Calogero Mannino. Mannino, che a differenza degli altri imputati a giudizio davanti alla corte d’assise di Palermo, ha scelto l’abbreviato è accusato di minaccia a Corpo politico dello Stato.
Avrebbe dato input, temendo di essere tra gli obiettivi della strategia stragista di Cosa nostra dopo l’omicidio Lima, al dialogo che, tramite i carabinieri del Ros, pezzi delle istituzioni avrebbero stretto con la mafia.
Oggi il pm Roberto Tartaglia ha replicato alle ultime richieste di prova dei legali di Mannino. L’ex ministro, nelle scorse udienze, si è difeso con lunghe dichiarazioni spontanee. All’udienza del 30 settembre il gup Marina Petruzzella si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza. Nel processo principale sono imputati boss come Riina e Bagarella, il pentito Giovanni Brusca, Massimo Ciancimino, ufficiali del Ros ed ex politici come Marcello Dell’Utri e Nicola Mancino, che risponde però di falsa testimonianza.