Lla piattaforma “Foto” di Google ha etichettato le persone di colore come “Gorilla” e la gaffe razzista ha fatto il giro del mondo costringendo il colosso di Mountain View a chiedere scusa per la gaffe razzista. A segnalare il caso su Twitter il programmatore informatico Jacky Alciné. Google Photos aveva etichettato lo stesso programmatore sotto a un’immagine che lo ritraeva al fianco di una sua amica.
And it’s only photos I have with her it’s doing this with (results truncated b/c personal): pic.twitter.com/h7MTXd3wgo
— Jackyyyyyy (@jackyalcine) 29 Giugno 2015
La notizia ha subito suscitato un certo scalpore tanto che il chief social architect di Google, Yonatan Zunger, ha spiegato che molto lavoro rimane da fare per perfezionare il software. Il sistema, confessa ancora Zunger, non sembra funzionare al 100%: “Abbiamo avuto problemi con persone di tutte le razze etichettate come cani”, ha scritto. Pare che a volte i migliori amici dell’uomo vengano riconosciuti dalla piattaforma come cavalli. Nel frattempo la compagnia ha, ovviamente posto rimedio al problema eliminando l’etichetta ‘gorilla’ dalla app.