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Camorra, in manette i vertici della Cpl Concordia | Coinvolti Lorenzo Diana e l’ex presidente Casari

Sono otto le misure cautelari eseguite dai Carabinieri del Noe nell’ambito dell‘inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti della Cpl Concordia con i clan dei Casalesi relativi ad appalti per la metanizzazione in vari comuni del Casertano. Fra i destinatari di un’ordinanza in carcere vi è anche l’ ex presidente della Cpl, Roberto Casari.

Casari si trovava agli arresti domiciliari per una precedente ordinanza riguardante appalti sempre della Cpl a Ischia per lavori di metanizzazione. Delle otto misure cautelari, emesse nei confronti di quattro manager e due imprenditori, quattro sono ordinanze di custodia in carcere, due ai domiciliari e due sono divieti di dimora. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dai pm della Dda Catello Maresca e Cesare Sirignano. Tra le accuse associazione per delinquere e concorso esterno in associazione mafiosa.

Un divieto di dimora è stato disposto anche nei confronti dell’ex parlamentare ed ex componente della Commissione Antimafia Lorenzo Diana. Nell’ordinanza è contestato il reato di abuso di ufficio – rende noto la Dda napoletana – Diana è indagato anche per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla Concordia.

Tra gli arrestati spicca il nome del sindaco di San Vincenzo Valle Roveto (L’Aquila), Giulio Lancia, ingegnere della Cpl Concordia, posto ai domiciliari su ordinanza del giudice per le indagini preliminari. La misura cautelare gli è stata notificata all’alba dai Carabinieri di Napoli. All’operazione hanno preso parte anche i carabinieri del comando Tutela ambiente del colonnello Sergio De Caprio, il ‘Capitano Ultimò che arrestò Totò Riina.

In carcere sono finiti anche gli imprenditori casertani Antonio Piccolo e Claudio Schiavone e Giuseppe Cinquanta, romano, responsabile commerciale Cpl per Lazio, Campania e Sardegna dal 1997 al 2005. Ai domiciliari è finito Pasquale Matano, della provincia di Caserta, in qualità di responsabile di esercizio della Cpl distribuzione.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i quattro manager di Cpl Concordia sono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa per essersi accordati con clan della camorra dei Casalesi, in particolare con i reggenti delle cosche Schiavone e Zagaria, che gestivano l’affare della metanizzazione nell’agro aversano. Secondo l’accusa avrebbero ricevuto dai clan sostegno di vario tipo.

La camorra avrebbe costretto i titolari della Eurogas, società già assegnataria della convenzione con tre comuni, a cederla gratuitamente alla Cpl Concordia. Piccolo e Schiavone, invece, sono indagati per associazione mafiosa con il ruolo, secondo l’accusa, di aver curato gli interessi del clan Zagaria in relazione agli appalti per la metanizzazione del casertano.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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